HLK-PM01

Alimentatore switching monoblocco molto economico ($2.50) e piuttosto versatile. Ma poco adatto a dispositivi da commercializzare?

Per gli esperimenti di domotica ho usato parecchi di questi blocchetti di alimentazione. A differenza di molti altri (spesso ancora più economici), c'è modo di acquistarli direttamente dal produttore per non rischiare di incappare in falsi pericolosi.
Sui PCB ho messo spesso l'impronta doppia, per poter eventualmente montare anche altri modelli (p.e. ND) senza dover fare altri PCB, ma ora mi concentro su quelli "di qualità".

Io non dispongo delle apparecchiature necessarie ad eseguire la certificazione (e, visto che non intendo vendere non me ne preoccupo particolarmente), ma altri si e hanno condiviso le loro prove. Molto interessanti, anche se purtroppo non si riesce a leggere bene e pare che manchino parecchie immagini. Il succo è che servono almeno un fusibile (250V/1A), un condensatore (.1uF) e un'induttanza (10mH) per poter passare la certificazione di classe B per le interferenze verso la linea (vedi allegato).

Per quanto riguarda la sicurezza, invece, pare proprio che gli HLK-PM01 originali siano sicuri, mentre i falsi decisamente non lo sono. Comunque c'è chi preferisce mettere un termistore aggiuntivo a contatto con l'involucro, così che se la temperatura supera i 70-80 gradi il termistore interrompe l'alimentazione. Magari serve se lo si fa lavorare spesso a pieno carico, ma io cerco di mantenermi entro i 2/3 (400mA) o anche meno. Attualmente DomoDisp (che non sta usando un HLK-PM01, tra l'altro), malgrado il display retroilluminato, è a ~180mA, mentre i calcoli preliminari per DomoSwitch (in preparazione) arrivano ad un consumo teorico e massimo di 405mA (coi due relè elettromeccanici attivi e i due WS2812B accesi sul bianco alla massima intensità mentre l'ESP consuma il massimo indicato sul datasheet). Comunque oltra ai componenti minimali indicati sopra, sicuramente non fa male un varistore. E magari un fusibile da 250mA (da testare). Su un DomoNode di prova (con brick ND), dopo settimane di funzionamento il brick è praticamente a temperatura ambiente: appena tiepido.

Purtroppo brick analoghi (come i MeanWell o i Vigortronix) hanno prezzi spropositati (anche più di 18€!) e/o sono nettamente più ingombranti.

Una cosa che proprio non capisco: perché mai avranno messo i reofori di ingresso così vicini, mentre quelli di uscita sono molto più distanziati?

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